L’attività di ricerca del gruppo di competenza scientifica Sismologia e geodesia è indirizzata alla comprensione della sismogenesi (legata sia a cause naturali sia a processi indotti da attività umane) e all’evoluzione della sismicità nello spazio e nel tempo. Le attività del gruppo toccano quasi tutte le fasi di trattamento del dato, dall’acquisizione all’interpretazione e della modellazione numerica.
Basilari per raggiungere tale scopo sono gli studi di sismologia sperimentale e quantitativa con applicazioni nel settore del monitoraggio sismico e applicazioni sismologiche di “machine learning” volte ad arricchire i cataloghi sismici, sviluppando metodi per il rilevamento della microsismicitá, dei terremoti ripetuti e dei transienti sismici.
Metodologie di machine learning e sismologia statistica vengono applicate ai cataloghi sismici e particolare attenzione viene data all’analisi della partizione dell’energia nel corso di sequenze sismiche, la distribuzione spazio-temporale delle repliche di forti terremoti, l’identificazione di clusters, alla variazione della dimensione frattale e alla stima dei piani che meglio approssimano la distribuzione spaziale della sismicità di fondo e all’interno di sequenze sismiche. I cluster di sismicità vengono analizzati anche allo scopo di fornire una previsione della probabilità di forti scosse che seguono l’evento principale.
Parte dell’attività di ricerca è dedicata allo studio della sorgente sismica e dei meccanismi focali, sia con il classico metodo delle fault plane solutions, basato sulle polarità dei primi arrivi, che con l’inversione del momento tensore. Per piccoli terremoti, i parametri di sorgente vengono studiati anche attraverso analisi spettrale.
All’interno del gruppo viene svolta un’importante attività di monitoraggio di siti industriali, volta a rilevare possibile sismicità indotta o innescata dalle attività antropiche, completata dallo sviluppo di metodi utili per discriminare la sismicità indotta da quella naturale, e dallo studio della generazione di terremoti a seguito di diffusione di fluidi o di variazioni di stress indotti da cause non tettoniche. Attualmente sono in corso i monitoraggi delle attività di stoccaggio sotterraneo di metano presso i siti di Collalto (TV) e Cornegliano Laudense (LO).
I tempi d’arrivo registrati dalle reti sismologiche sono oggetto di inversioni tomografiche per stimare modelli di velocità mono e tridimensionali e rilocalizzare gli eventi sismici, sia a scala regionale che locale. Parte delle attività è dedicata alla costruzione di modelli crostali, utili per studiare, attraverso opportuna modellazione, gli effetti delle variazioni del campo di sforzi e di deformazione sulla sismicità.
Complementari agli studi sismologici sono gli studi in campo geodetico. Le attività riguardano sia il processing di dati GNSS (inclusi ovviamente quelli della rete in SMINO) sia l’analisi delle serie temporali GNSS finalizzate alla distinzione del contributo di fenomeni idrologici da quello legato ai processi geodinamici in atto, al fine di una corretta definizione delle velocità, ed all’identificazione di segnali transienti. L’analisi congiunta di risultati ottenuti dall’analisi di dati GNSS con quelli derivati da immagini INSAR completa il bagaglio di competenze del gruppo. Parte dell’attività di ricerca è mirata alla identificazione e quantificazione di eventuali deformazioni indotte dalle attività antropiche, di spostamenti dovuti a movimenti franosi.
Di particolare rilevanza è lo sviluppo di software scientifico, in particolare quello riguardante metodologie di machine learning e ripopolamento dei cataloghi, di correzione strumentale propedeutica agli studi di sorgente, da rendere disponibile alla comunità scientifica.