1619: con lo scopo di preparare i quadri per la Marina da guerra e mercantile, la Serenissima repubblica di Venezia istituisce il Collegio dei Giovani Nobili alla Giudecca
1797, 17 ottobre: con la pace di Campoformido, Venezia e la Dalmazia cadono in mano agli austriaci, che assorbono anche la flotta della Serenissima con le sue strutture. La flotta austriaca che fino a quel momento si chiamava Österreichische Kriegsmarine (Marina da guerra austriaca), viene ribattezzata Österreichische Venezianische Kriegsmarine (Marina da guerra austro-veneziana)
1805: Venezia cade in mano ai francesi.
1810: il governo francese istituisce il Collegio di Marina di Venezia
1814: il Collegio viene mantenuto dagli austriaci (Marinekollegium); la lingua di insegnamento rimane il veneziano. Per inciso, l'inventore del siluro, Giovanni Luppis si forma in questa scuola qualche anno dopo.
1846: il principe di Metternich apre un comitato di studi per la costruzione del canale di Suez, vi partecipano l'ingegnere Luigi Negrelli e Ferdinand de Lesseps. Il Canale di Suez sarà inaugurato il 17 settembre 1869.
1848: a causa delle tensioni con il Piemonte, a Vienna si decide di spostare il Collegio a Trieste. La sua sede diventa la casa Sartori nell'attuale Via Flavia di Stramare 129 (in zona Noghere) e le lance per i cadetti sono ormeggiate alla foce del rio Ospo.
A destra una veduta odierna di casa Sartori. Le cariatidi verranno aggiunte nei primi anni del 1900 e proverranno dalla demolizione del Teatro Armonia con sede nell'attuale Piazza Goldoni.
(cfr.: "Trieste nascosta" di Armando Halupca e Leone Veronese - Edizioni LINT)
La flotta austriaca riprende il nome di Österreichische Kriegsmarine.
1852: il Collegio diventa Imperial Regia Accademia di Marina
1854-64: l'arciduca Ferdinand Maximilian Josef von Habsburg è il comandante in capo della Marina da guerra. Nel periodo l'arciduca dispone la costruzione del Castello di Miramare (Schloss Miramar).
1857-1859: La Marina da guerra organizza una spedizione scientifico-esplorativa attorno al mondo con la Fregata Novara. Partenza e arrivo a Trieste al comando del triestino Bernhard von Wüllerstorf-Urbair che, successivamente, fra il 1865 ed il 1867 nel ruolo di Ministro del commercio, disporrà l'espansione del porto di Trieste ed anche l'introduzione del sistema metrico decimale nell'Impero.
1859: viene istituito a Trieste l'Istituto Idrografico della Marina (Hydrographische Anstalt) diretto dall'astronomo Franz von Schaub che è anche il direttore dell'Accademia.
1866, 20 luglio: battaglia di Lissa in cui l'ammiraglio austriaco Willhelm von Tegetthoff sconfigge la flotta italiana condotta dall'ammiraglio Carlo Pellion di Persano; la lingua di tutte due le flotte è l'italiano.
1866, ottobre: l'Imperial Regia Accademia di Marina si sposta a Fiume (oggi Rijeka) e vi rimarrà fino al 1914. La sede diverrà ospedale di retrovia fino al 1918, per poi diventare l'ospedale della città.
1867, 8 giugno: per effetto dell'Ausgleich la flotta cambia nome e diventa K.u.K. Kriegsmarine (Kaiserliche und Königliche Kriegsmarine, che in tedesco vuol dire “Imperiale e Regia Marina da guerra”)
1869: l'Istituto Idrografico (Hydrographische Amt) viene spostato a Pola, considerata più sicura politicamente di Trieste.
Viene fondato a Pola l'OSSERVATORIO GEOFISICO che si occuperà principalmente di magnetismo e gravimetria.
1872-1874: spedizione al polo nord con la nave "Admiral von Tegetthoff" al comando di Carl Weyprecht, si scopre una nuova terra cui si da il nome di arcipelago di Francesco Giuseppe; capo delle operazioni scientifiche Julius Payer (ufficiali austriaci e moravi, marinai istro-dalmati fra cui Antonio Scarpa da Trieste). Si gettano le basi del primo anno polare internazionale.
1882-1883: primo anno polare internazionale - spedizione di ricerca magnetica nell'Artico - Jan Mayen.
1890-1910 L'Istituto idrografico e l'Osservatorio organizzano crociere oceanografiche e geofisiche in Mediterraneo e in Mar Rosso.
1918: con lo sfacelo dell'Impero Absburgico la flotta viene spartita fra le potenze vincitrici e la nuova Jugoslavia; l'Accademia e l'Osservatorio vengono soppressi, disperdendone la strumentazione fra le strutture della Marina Italiana.