Vinchio d’Asti, 22 ottobre 1883 - Camerano Casasco (Asti), 24 novembre 1952
Laureato in fisica e in matematica (con lode), è docente al Politecnico di Torino ed all'Accademia militare di Torino.
Durante la prima guerra mondiale presta servizio come ufficiale di artiglieria. In questa veste inizia i suoi studi sulla previsione meteorologica.
1918, dicembre: Alla fine della prima guerra mondiale, l'Osservatorio Marittimo viene preso in consegna dal Regio Comitato Talassografico, che dipende a sua volta dal Ministero della Marina. Il Comando Supremo lo incarica di riorganizzarlo.
1922: organizza, dirige e partecipa alla prima cociera di misure oceanografiche nello Stretto di Messina, avvalendosi del supporto della Regia Marina che fornisce la nave idrografica "Marsigli". Vengono usati i correntometri Ekman-Merz e le bottiglie a rovesciamento per campionare ed analizzare le caratteristiche fisico-chimiche dell'acqua alle varie profondità.
1923: seconda crociera nello Stretto di Messina.
1923, settembre - 1924, giugno: crociera di misure nel Mar Rosso.
1927: in collaborazione con squadre germaniche, partecipa alle prime prospezioni a fini petroliferi in Val Padana.
1928: costituisce la prima squadra geoelettrica.
1929: seconda crociera in Mar Rosso.
In quegli anni sviluppa l'analizzatore periodale che costituisce uno dei primi calcolatori analogici elettro-meccanici per analizzare e caratterizzare le componenti dei fenomeni naturali oscillanti come, per esempio, quelli delle maree.
Se ne conservano ancora due esemplari, uno presso il Museo di Fisica dell'Università di Torino, il secondo presso la sede dell'ISMar di Trieste (ex Istituto Talassografico) forse scampato al bombardamento alleato del 10 giugno 1944.
1931: da avvio, in Viale Romolo Gessi N.4, alla Stazione Sismica di Trieste, che ha anche una sua autonomia amministrativa;
1936: campagna oceanografica nelle acque di Rodi.
1938, dicembre: si reca negli USA con l'ing. Tiziano Rocco dell'AGIP Mineraria per studiare ed impratichirsi delle nuove tecniche relative alla sismica a riflessione.
1944, 10 giugno: durante il bombardamento alleato, la sede dell'Istituto viene distrutta; il prof. Francesco Vercelli rimane intrappolato per ore sotto le macerie; ne viene estratto in gravissime condizioni, tanto che rimane ricoverato in ospedale per quasi un anno.