Al via la nuova missione della N/R Laura Bassi
La N/R Laura Bassi, a conclusione dei test condotti con nave galleggiante nel porto di Trieste (HAT Harbour Test), è partita ieri per la seconda fase di test della strumentazione di bordo lungo la rotta adriatica che la porterà fino a Catania. Da qui, poi, inizierà il lungo viaggio che la porterà, a inizio agosto a Bergen, in Norvegia, per la sua prima campagna scientifica in Artico che durerà due mesi e mezzo di cui uno e mezzo operativi.
La nave inizia ora un’importante e delicata fase di verifica e messa a punto della strumentazione scientifica dopo l’importante lavoro di refitting, svolto nei mesi scorsi nello stabilimento giuliano di Fincantieri grazie al supporto di eccellenze navalmeccaniche quali Meccano srl e di Cartubi, e alla collaborazione della Capitaneria di Porto di Trieste. Sulla nave sono state installate nuove strumentazioni scientifiche, tra cui oltre 10 tipi diversi di sonar che permetteranno la ricostruzione tridimensionale dei fondali marini, l'esplorazione del sottosuolo, la mappatura e il riconoscimento della fauna marina e permetteranno, inoltre, di mappare le correnti marine. La nave è stata inoltre dotata di un nuovo sistema di carotaggio del fondale marino che permetterà di studiare l'impatto dell'uomo e dei cambiamenti climatici sull'ambiente.
La N/R Laura Bassi è oggi l’unica nave italiana rompighiaccio per la ricerca oceanografica, e al momento anche la prima e unica nave battente bandiera italiana in assoluto in grado di operare in mari polari, sia in Antartide sia in Artico, conforme alle nuove regole internazionali per l’accesso delle navi alle aree polari (il cosiddetto ‘Polar Code’) che regolano molti aspetti tecnici che possono impattare sulla navigazione in un ambiente remoto, difficile, dalle condizioni meteorologiche particolarmente gravose e molto vulnerabile.