Il via al progetto FRAME per studiare la variabilità della corrente atlantica
È iniziata dal porto di Amsterdam la spedizione numero 403 dell’International Ocean Discovery Program IODP (IODP Exp-403). A bordo della nave da perforazione scientifica JOIDES Resolution, Renata Giulia Lucchi, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS coordina, insieme a Kristen St. John della James Madison University, il progetto FRAME, Eastern Fram Strait Paleo-Archive.
Obiettivo della spedizione, che durerà 2 mesi, è quello di ricostruire la variabilità della corrente calda oceanica Nord Atlantica e la sua influenza sui cambiamenti climatici e l’evoluzione della criosfera a partire dal tardo Miocene, 5.3 milioni di anni fa.
Lungo il margine occidentale delle Isole Svalbard sono stati accumulati, nel corso di milioni di anni, dei sedimenti che hanno dato origine a dei rilievi batimetrici noti ai geologi come “sediment drifts. Questi depositi sedimentari, sono stati generati e modellati dal trasporto della Corrente Nord Atlantica alimentata dall'apporto dell'attività biologica marina e dai sedimenti forniti dall'avanzata e dal ritiro della copertura glaciale che occupava le vicine Isole Svalbard e il Mare di Barents. Per questo motivo, i sediment drifts costituiscono una sorta di archivio naturale che tiene traccia dei cambiamenti oceanografici e paleoclimatici avvenuti nel corso di milioni di anni.
Il progetto FRAME mira a raccogliere campioni dai sediment drifts al fine estrarre informazioni con cui ricostruire la storia delle interazioni tra atmosfera, oceano e criosfera avvenute durante le passate transizioni climatiche.
La spedizione prevede di perforare sei siti principali lungo il margine occidentale delle Isole Svalbard per recuperare campioni tardo miocenici siti fino a 738 metri sotto il fondale marino. I dati raccolti saranno utilizzati per la costruzione di modelli climatici realistici per effettuare proiezioni sulle future variazioni della temperatura e stabilità delle attuali calotte glaciali.