L’OGS partecipa alla campagna oceanografica EMSO SA-2024 dell’European Multidisciplinary Seafloor and water column Observatory

Ieri è iniziata ufficialmente la campagna oceanografica europea EMSO Southern Adriatic-2024, che si svolgerà nel Mare Adriatico Meridionale fino al 6 novembre 2024 e che vede tra i suoi principali attori anche l’OGS.

La missione EMSO SA-2024 ha l’obiettivo di supportare il monitoraggio a lungo termine dei processi oceanici e dei cambiamenti climatici nel Mare Adriatico Meridionale, utilizzando la l’infastruttura di ricerca europea EMSO ERIC sotto il cui ombrello vengono coordinate una serie di piattaforme osservative sottomarine dotate di sensori per la raccolta continua di dati fisici e bio-geochimici.

EMSO ERIC è un'infrastruttura di ricerca geograficamente distribuita che si articola in Strutture Regionali osservative (Regional Facilities), posizionate in siti marini chiave dall'Atlantico nord-orientale al Mediterraneo e al Mar Nero. Ogni Struttura è dotata di sensori multidisciplinari situati sul fondale e lungo la colonna d’acqua, che permettono un monitoraggio costante di parametri cruciali per la comprensione dei pericoli naturali, dello stato degli ecosistemi marini e delle dinamiche dei cambiamenti climatici. 

L’attuale campagna EMSO SA-2024 prevede anche diversi interventi di manutenzione della Struttura Regionale South Adriatic Sea, ovvero dell’ancoraggio del laboratorio sommerso E2M3A, con il recupero dei dati e dei campioni già acquisiti, insieme a rilievi idrologici tramite calate CTD e campionamenti per una caratterizzazione approfondita della colonna d'acqua. La Struttura osservativa del Mare Adriatico Meridionale, composta dal sito E2M3A (gestito dall'OGS) e dai siti BB e FF (gestiti dal CNR-ISP), consente il monitoraggio oceanico a lungo termine e in tempo reale. Il sito E2M3A, in particolare, raccoglie una serie quasi ininterrotta di dati dal 2006, fondamentali per comprendere le scale temporali, i processi climatici e le interconnessioni oceaniche. 
La campagna oceanografica è coordinata dall’Istituto di Scienze Polari del Cnr (CNR-ISP), con il capo missione Stefano Miserocchi, e coinvolge anche l’OGS, l’Istituto di Scienze Marine del Cnr (CNR-ISMAR) e il British Antarctic Survey (BAS), l'organizzazione britannica responsabile della ricerca scientifica sull’Antartide.

La missione EMSO SA-2024 è resa possibile dalla presenza della nave oceanografica Gaia Blu, di proprieta del CNR. Il vascello, salpato ieri dal porto di Bari, misura 84 metri in lunghezza e 2000 tonnellate di peso, e costituisce da anni un’eccellente piattaforma mobile a supporto delle attività di ricerca oceanografica. Finora la nave ha già partecipato a più di 80 missioni in mare, ospitando a bordo oltre 1000 scienziati e scienziate.