OGS attiva “Segnalaterremoto”, sito che coinvolge la popolazione nella segnalazione dei terremoti
Collegandosi al sito OGS i cittadini possono contribuire al lavoro dei sismologi e alla creazione di una mappa regionale
TRIESTE– Confermando la propria presenza sul territorio e per consolidare il rapporto di fiducia con la popolazione del Friuli Venezia Giulia, i sismologi di OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) hanno predisposto un Questionario di risentimento sismico, consultabile al sito http://segnalaterremoto.inogs.it, tramite il quale è possibile segnalare ai ricercatori del Centro di Ricerche Sismologiche di OGS come è stato avvertito il terremoto avvenuto in Emilia il 20 maggio alle ore 4,03.
Attraverso il questionario – che resterà a disposizione del pubblico per due settimane - i sismologi intendono raccogliere informazioni sulla diversa risposta sismica locale nei centri urbani. La mappa risultante coprirà idealmente il territorio regionale (Friuli Venezia Giulia) e fornirà indicazioni sulle zone in cui un sisma è stato avvertito con intensità maggiore, attraverso la percezione della popolazione.
A chi desidera fornire informazioni sul terremoto vengono poste, dal sito, semplici domande, quali “Che cosa stavi facendo quando hai avvertito il terremoto?” oppure “In che anno è stata costruita la struttura in cui ti trovavi?” e ancora “Descrivi la scossa” con diverse modalità descrittive.
Illustrando il diverso modo in cui le zone reagiscono al sisma, i ricercatori di OGS spiegheranno il perché di tali differenze, fornendo alla popolazione strumenti semplici di lettura dei risultati che verranno successivamente resi pubblici.
“Il questionario allestito in occasione del sisma emiliano – dice Dario Slejko, sismologo di OGS – ci serve da prototipo per eventuali eventi futuri che dovessero verificarsi nella nostra regione. Il motivo per cui si differenzia da questionari analoghi, disponibili online sui siti di altre istituzioni, è legato al carattere locale dell’indagine che intendiamo condurre”.