Tavola rotonda: Inversioni della circolazione superficiale ionica e impatto sulla circolazione profonda e sull’ecosistema
Tavola rotonda
16 marzo, ore 9.00, Dipartimento BiO (via Auguste Piccard, 54 - Trieste)
Inversioni della circolazione superficiale ionica e impatto sulla circolazione profonda e sull’ecosistema – Approccio modellistico e sperimentale
Premessa
L’Adriatic-Ionian Bimodal Oscillating System (BiOS) è forzato dalla dinamica interna e si manifesta come sequenza di inversioni a scala decennale della circolazione dello strato superiore dello Ionio; tale circolazione passa da ciclonica ad anticiclonica e viceversa. E’ stato inoltre recentemente mostrato che la variabilità temporale della circolazione e delle proprietà termoaline in alcuni sottobacini del Mediterraneo Orientale sono attribuibili al BiOS.
Le variazioni a scala decennale della salinità in Adriatico, associate alle differenti configurazioni del BiOS, portano a una variabilità dell’efficienza dell’Adriatico stesso, in quanto sorgente di acque dense. Più specificatamente, le proprietà termoaline della AdDW sono determinate dalla presenza di acqua più o meno salata importata dallo Ionio in accordo con il regime di circolazione associato al BiOS.
In termini di contenuto salino e regime di circolazione è stato dimostrato che la salinità dello strato superiore dei mari Levantino e Cretese sono anch’essi modulati dalle inversioni di circolazione ionica. Infatti, la salinità del Levantino dipende dal flusso più o meno intenso di acqua meno salata di origine atlantica (AW), che a sua volta dipende dalla circolazione presente nello Ionio. La circolazione ciclonica costringe l’AW ad un percorso più breve e diretto dal Canale di Sicilia al Passaggio di Creta. In questo modo le acque superficiali levantine saranno più efficacemente “diluite” dalla AW. Al contrario, la circolazione anticiclonica nello Ionio causa l’avvezione della AW verso lo Ionio settentrionale e indebolisce perciò il suo flusso verso il Levantino. Queste considerazioni suggeriscono che il precondizionamento dell’Eastern Mediterranean Transient, avvenuto negli anni ’90 del secolo scorso, possa essere associabile alle inversioni della circolazione dello Ionio nell’ambito del BiOS.
L’avvezione di masse d’acqua differenti nel Mare Adriatico può provocare l’entrata di differenti organismi alloctoni che interagiscono con l’ecosistema locale. Inoltre, il movimento verticale delle interfacce nello Ionio, quali il nutriclino e/o il livello della massima concentrazione di nutrienti, associato ai due tipi di circolazione, contribuisce all’avvezione di acqua con differenti proprietà biogeochimiche. Il posizionamento del nutriclino può anche cambiare la disponibilità di nutrienti nello strato superficiale, influenzando le caratteristiche della catena trofica nello Ionio.
Molti aspetti devono ancora essere affrontati nello studio del BiOS, e tra questi vogliamo accennare, non necessariamente in ordine di importanza, a:
- In che misura il rotore locale del vento e l’avvezione di vorticità possono modulare una sequenza di inversioni nella circolazione Ionica?
- Come possiamo medellizzare il BiOS?
- Quali sono i possibili scenari dell’impatto di organismi alloctoni sugli ecosistemi in Adriatico?
- Qual è l’impatto del BiOS sull’ecosistema di mare aperto dello Ionio?
- Strategie osservativo/sperimentali per il BiOS e relativi impatti.
- BiOS e cambiamenti climatici.
La Tavola Rotonda avrà luogo il 16 marzo 2012, alle ore 9, nell’Aula Magna del Dip. BIO dell’OGS, in via A. Piccard 54, a Trieste.
Nella parte introduttiva sono previste le seguenti presentazioni (20 min.):
G. Civitarese (OGS): The BiOS Chronicle
M. Ribera d’Alcalà (SZN, Naples): Possible impact of BiOS related processes on plankton community of Eastern Mediterranean.
M. Batistić (University of Dubrovnik, Croatia): Newly recorded zooplankton species in the Adriatic Sea from 1993 - 2011: indicators of the thermohaline circulation changes in the Eastern Mediterranean.
A. Rubino (Universityof Venice): A layer approach to the numerical simulation of oceanic variability in the central Mediterranean Sea.
S. Zecchetto (ISAC-CNR, Padova): Wind vorticity derived from satellite data.
Seguirà la discussione moderata da M. Gačić, G. Civitarese e G. Borzelli.
Pausa pranzo: 12.30-14.00
Chiusura lavori: 17.00