Prevenzione dei rischi naturali lungo il Nilo: parte il progetto KNIGHT
Rafforzare la resilienza ai geo-rischi e alle sfide climatiche lungo il corridoio del Nilo: è l’obiettivo di KNIGHT (Knowledge base for Nile Geo-Hazards Tackling), il progetto dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS lanciato ufficialmente ieri, 20 gennaio.
KNIGHT è co-finanziato dalle Regione Friuli Venezia Giulia e ha come partner DIA - Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste, il Comune di Lignano Sabbiadoro e la Shoreline Soc. Coop, l’Università di Damietta (Egitto) - Facoltà di Scienze e l’Istituto Nazionale di Astronomia e Geofisica (NRIAG, Egitto).
Il progetto è finalizzato alla mitigazione dei disastri naturali e della gestione delle emergenze: in particolare ha come scopo quello di rafforzare la resilienza del patrimonio naturale, economico, culturale lungo il fiume Nilo e il suo delta, supportando con dati, modelli e tecnologie innovative la revisione del piano nazionale per la mitigazione dei rischi naturali.
La collaborazione tra i partner permetterà di condividere dati che saranno analizzati, standardizzati e integrati in un database utilizzando una piattaforma GIS, permettendo di individuare le aree maggiormente sottoposte a stress antropico e/o naturale - e dunque più vulnerabili - e di valutare i rischi naturali e dei possibili rischi a cascata al fine di mitigarli.
“Le attività principali che si porteranno avanti sono tre. Prima di tutto si lavorerà per lo sviluppo di una base di dati e di conoscenze per la valutazione integrata dei rischi geologici e ambientali nei siti selezionati lungo il Nilo, il delta e le aree costiere circostanti. Parallelamente saranno sperimentate nuove metodologie per la definizione di scenari integrati multirischio e il monitoraggio ambientale, in siti chiave lungo il corso del Nilo che vanno dalla diga di Aswan alle aree costiere del delta, con particolare attenzione all’area di Damietta, una città di rilevante interesse economico e sociale. Infine, si realizzeranno attività di formazione specialistica, trasferimento tecnologico, citizen-science e sensibilizzazione” afferma Antonella Peresan, sismologa dell’OGS e coordinatrice del progetto.
“Queste attività - continua Peresan - porteranno nell’arco dei 24 mesi del progetto a dei prodotti concreti e utili per il futuro: la creazione di un archivio di dati e conoscenze e lo sviluppo di linee guida condivise per migliorare la resilienza del patrimonio naturale e ambientale nell’area di intervento, un territorio dove gli eventi naturali e i cambiamenti climatici possono condizionare in modo significativo la crescita socio-economica”.
All’interno di questo progetto altamente multidisciplinare, un team di ricerca dell’Università di Trieste – composto
da Chiara Bedon, Marco Fasan e Fabio Romanelli – si occuperà in particolare dell’analisi avanzata strutturale e sismologica, anche tramite metodi e tecnologie innovative, per la caratterizzazione e valutazione del rischio sismico e della vulnerabilità di alcuni edifici caso-studio che verranno individuati lungo il corso del Nilo. Il tutto contribuirà alla definizione di mappe di esposizione ai rischi naturali, all’individuazione di strategie ottimali per la prevenzione dei disastri naturali, alla definizione di procedure per la gestione delle emergenze.
La società Shoreline, si occuperà infine di coadiuvare i partner nello sviluppo e sperimentazione di strumenti per valutare fenomeni multirischio naturali e biologici in aree costiere, fornendo per quest’ultimi anche supporto alle attività di training. Allo sforzo di sensibilizzazione il personale della cooperativa triestina accompagnerà il sostegno nei processi per la possibile implementazione di aree protette in grado di aumentare la resilienza dei luoghi presi in considerazione.
Il progetto KNIGHT si inserisce nell’ambito delle iniziative di cooperazione internazionale dell’OGS nell’area mediterranea. L'intensa attività di collaborazione con i partner egiziani si estende oltre alla solida partnership con il NRIAG e con l'Università di Damietta. Per citare solo alcuni esempi, nel 2022 l’OGS ha siglato un Memorandum of Understanding con il NIOF, l'Istituto nazionale egiziano per la pesca e l'oceanografia, ed è stato possibile ospitare presso l’OGS numerosi ricercatori e studenti egiziani anche grazie alle attività dell'iniziativa Blue Skills, che l’ente implementa con il supporto del Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI) e del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR).
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