Un’esperta dell’OGS nel gruppo dell’UE sull’osservazione degli oceani

Il Ministero dell’Università e della Ricerca italiano ha selezionato Alessandra Giorgetti, responsabile del Centro Nazionale Dati Oceanografici dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, per entrare a far parte del gruppo di esperti degli Stati membri dell’UE sull’osservazione degli oceani, grazie al suo impegno di lunga data e la sua vasta esperienza nella gestione dei dati marini.

Da quest’anno, la Commissione Europea sta lavorando per sviluppare un approccio comune dell’Unione Europea alla pianificazione delle attività di osservazione di mari e oceani. L’obiettivo è raccogliere i dati una volta e utilizzarli per scopi multipli. A tal scopo è stato istituito un gruppo di esperti per consigliare la Commissione. Gli esperti fungono da punti di contatto per tutte le agenzie governative nei paesi dell’UE coinvolte nell’osservazione marina.

“Sono onorata di questa nomina”, afferma Giorgetti, e prosegue, “parteciperò con entusiasmo alle attività di questo gruppo, che riunisce esperti con cui ho lavorato con successo per decenni per coordinare la gestione dei dati e dei metadati marini, nonché la loro trasparenza e accessibilità. Per assolvere a questo compito, mi consulterò con la comunità scientifica italiana coinvolta nell’osservazione degli oceani, la cui opinione terrò in gran conto”.

Giorgetti è un’esperta senior nella gestione dei dati marini. Per nove anni è stata Vicedirettrice della Sezione Oceanografia dell’OGS e dal 2004 guida il Centro dati marini dell’Ente: l’hub italiana della rete UNESCO di centri dati oceanografici nazionali. Giorgetti è inoltre delegata nazionale per il Sistema Internazionale di Scambio di Dati e Informazioni della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO. La sua attività è incentrata sulla promozione della scienza aperta e sullo sviluppo di pratiche e strumenti che consentano un accesso facile e libero ai dati marini e ai prodotti per la loro visualizzazione e analisi.

Trentadue esperti da 17 paesi hanno partecipato al primo incontro ibrido del gruppo per l’osservazione di mari e oceani, che si è svolto il 25 giugno a Bruxelles. La CE ha presentato i risultati di una consultazione pubblica che ha evidenziato quali sono gli ostacoli per un monitoraggio efficace. Tra questi vi sono una pianificazione frammentata e opaca, un’allocazione inadeguata di responsabilità e risorse, un’innovazione lenta, finanziamenti incerti, una distribuzione non uniforme degli sforzi, e la mancanza di procedure operative standardizzate. È inoltre ampiamente condivisa la necessità di un’azione dell’UE per migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’osservazione marina a partire dallo sviluppo di una piattaforma digitale comune. Il prossimo incontro è previsto per dicembre di quest’anno.

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