Nasce POLARIN, un network per l’utilizzo condiviso a livello europeo delle infrastrutture di ricerca polari
Ha preso ufficialmente il via POLARIN, Polar Research Infrastructure Network, il progetto europeo coordinato dall’Alfred Wegener Institute con il coinvolgimento di numerosi partner internazionali, tra cui l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, che mira alla creazione di un network per l’utilizzo condiviso a livello europeo delle infrastrutture di ricerca polari.
Le regioni polari svolgono un ruolo fondamentale nel sistema Terra e sono particolarmente importanti per il nostro clima. Per comprendere e prevedere i complessi processi in atto in queste regioni e fornire informazioni basate sui dati, la comunità di ricerca polare ha bisogno di accedere a infrastrutture di ricerca che possano operare in queste regioni remote.
POLARIN intende, quindi, rendere disponibile l’accesso a 64 importanti infrastrutture di ricerca polare, come stazioni di ricerca sia in Artico che in Antartide, navi da ricerca e navi rompighiaccio operanti su entrambi i poli, osservatori sia a terra che in mare, infrastrutture di dati e archivi di carote di ghiaccio e sedimenti.
Tra le infrastrutture di ricerca messe a disposizione dall'Italia ci sono la stazione Mario Zucchelli, la stazione italo-francese Concordia, la nave rompighiaccio Laura Bassi, l’Italian National Antarctic Data Center (NADC) e l’Italian Arctic Data Centre (IADC).